Monica
(giovedì 23 luglio 2009)
Categoria: Affetto
dedicato ad Andrea
A te,
che eri nelle mie bambole...
A te,
che sei arrivato quando avevo finito le lacrime...
A te,
che sei diventato grande lottando...
A te,
che ti stai avviando senza di me
verso il futuro...
Amore mio,
che mi hai tenuto il cuore prigioniero
nelle notti in cui eri fuori
con la tua moto...
A te,
che sei rinato il 14 luglio...
A te,
con tutto il mio amore!
mamma...
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mafalda
(giovedì 23 luglio 2009)
BEDDA MATRI , PURE POETESSA E'!!!!!!!!!!
Bellissima , però per par condicio , ne vogliamo una pure per Alicetta .
Bellissima , però per par condicio , ne vogliamo una pure per Alicetta .
Assunta
(giovedì 23 luglio 2009)
Quando una mamma parla con il cuore in mano, anche se il figlio è diventato grande è sempre il suo bambino. Il profeta Gibran ha sentenziato che i figli non sono nostri e non vengono da noi, ma attraverso di noi. Può essere anche vero, ma chi lo dice ad una mamma, dopo una vita ad asciugare lacrime, a disinfettare ginocchia, a preoccuparsi passando notti insonni se i figli tornano tardi, ad ascoltare i loro problemi e dispiaceri, a rimboccare le coperte e accarezzarli mentre dormono, insomma, accompagnarli per mano sin dalla nascita nel loro cammino incontro alla vita. ad una mamma, come si fa a dire questo bambino non è tuo?
Comunque una mamma resterà sempre una mamma, a prescindere dal profeta Gibran. Se poi questo figlio uscito indenne da un incidente è come se fosse nato per la seconda volta, allora Il profeta deve rivedere il suo pensiero!!!!!!!!!!!
Comunque una mamma resterà sempre una mamma, a prescindere dal profeta Gibran. Se poi questo figlio uscito indenne da un incidente è come se fosse nato per la seconda volta, allora Il profeta deve rivedere il suo pensiero!!!!!!!!!!!
Assunta
(giovedì 23 luglio 2009)
Mafalda, parli in dialetto come la mia mamma, sapessi quando si arrabbia sopratutto con me, cosa riesce a dirmi. però (categoricamente in dialetto), dice che ci trova più soddisfazione, a cantarmele in lingua madre. A dopo!
Mafalda (Anonimo)
(giovedì 23 luglio 2009)
Il dialetto siciliano più colorito ed espressivo è quello catanese, ma anche quello palermitano non manca di battute molto comunicative ed immediate .Se a tua mamma piacesse la lettura , le consiglierei di DANIELE BILLITTERI , HOMO PANORMITANUS e di seguito FEMINA PANORMITANA .Almeno per noi siciliani ,c'è da ridere piegati ad ogni battuta .Si mettono in evidenza i pregi e i difetti del palermitano , il tutto raccontato con elegante ironia .Se non fosse che sono aneddoti raccolti e vissuti per strada , sembrerebbero battute da cabaret .I libriccini sono piccoli e si leggono tutto d'un fiato .
In casa non si parla il dialetto ,qualche battuta mio marito ,appunto per dare più vigore al discorso , quando siamo fuori la Sicilia invece ,aumenta la dose .Salutami mamma con il saluto che mio padre rivolgeva a suo padre....ASSA BENERICA (mi benedica )
In casa non si parla il dialetto ,qualche battuta mio marito ,appunto per dare più vigore al discorso , quando siamo fuori la Sicilia invece ,aumenta la dose .Salutami mamma con il saluto che mio padre rivolgeva a suo padre....ASSA BENERICA (mi benedica )
Assunta
(giovedì 23 luglio 2009)
Cara Mafalda, grazie che ogni tanto mi fai sentire delle ventate di sicilianità. Ho riferito alla mia mamma quello che mi hai scritto, dice che lei invece diceva: non ASSA BERERICA ma nel suo dialetto, VOSSIA SABENERICA perchè dice che una volta ai genitori si dava del voi.
PS. Lei aveva il padre di Palermo e la madre di Messina. (don Mariano e donna Lucia). Vedrò per quei libri che mi hai consigliato, io ho le canzoni di Rosa Balestrieri, vecchie ma sempre bellissime. A domani un abbraccio. Ciao!!!
PS. Lei aveva il padre di Palermo e la madre di Messina. (don Mariano e donna Lucia). Vedrò per quei libri che mi hai consigliato, io ho le canzoni di Rosa Balestrieri, vecchie ma sempre bellissime. A domani un abbraccio. Ciao!!!
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